LA PROPOSTA "LIBERI SUBITO" NELLE VARIE REGIONI

Oggi, anche in assenza di una legge nazionale, chi vive in condizioni di sofferenza fisica o psicologica insopportabile può avere già diritto a ottenere aiuto medico alla morte volontaria: per garantire tempi certi per la procedura di verifica e attuazione previsti dalla Corte costituzionale può bastare una legge regionale. Ma cosa succede nelle Regioni?

VENETO

In Veneto la proposta di legge di iniziativa popolare è stata depositata il 30 giugno 2023 con 9.000 firme sulle 7.000 necessarie. Dopo mesi di audizioni in Commissione Sanità e il passaggio in Commissione Bilancio, è in corso la seduta finale per l’approvazione o la bocciatura della proposta.

FRIULI VENEZIA GIULIA

Ad agosto 2023 con oltre 8.000 firme sulle 5.000 necessarie, in Friuli Venezia Giulia è stata depositata la proposta di legge, successivamente incardinata in Commissione Sanità. Sono state completate le audizioni degli esperti il 22 novembre e ad oggi non abbiamo notizie sul se e sul quando si riunirà nuovamente la Commissione per licenziare il testo e mandarlo in Aula. La Regione FVG è già stata condannata per i ritardi della procedura di suicidio assistito a cui è stata sottoposta “Anna” che, grazie all’aiuto dell’Associazione Luca Coscioni, è stata la prima persona ad ottenere aiuto medico alla propria morte volontaria con assistenza completa da parte della Regione. Proprio in quella Regione il Presidente Fedriga continua a dichiarare pubblicamente di essere contrario alla normativa in esame così come continua a dichiarare l’assenza di competenza regionale sul tema nonostante sia i suoi uffici legislativi abbiano appurato la competenza regionale sul tema e nonostante la sua Regione, dopo condanna del Tribunale di Trieste, abbia già svolto un ruolo in questa vicenda.

PIEMONTE

In Piemonte la proposta è stata depositata per via popolare con 11mila firme sulle 8mila necessarie. Il giorno 15 gennaio 2024 ​​la quarta Commissione del Consiglio regionale ha iniziato l’iter per esaminare la proposta. Le le audizioni avverranno online, con termine al 15 febbraio, ma ci sanno poi anche audizioni in presenza. Sarà inoltre chiesto un parere tecnico all’ufficio legislativo dell’Assemblea. Sono stati nominati relatori del provvedimento le consigliere Sara Zambaia (Lega), Francesca Frediani (M4o – Up) e Silvana Accossato (Luv).

EMILIA ROMAGNA

In Emilia Romagna la proposta popolare è stata depositata a luglio 2023 con 7.300 firme sulle 5mila necessarie ma ad oggi non ci sono date certe per l’avvio della discussione. Nel frattempo il tempo passa e anche in Emilia Romagna tra poco più di un anno si tornerà a votare.

ABRUZZO

In Abruzzo la nostra proposta di legge è stata la prima legge di iniziativa popolare depositata nella storia della Regione. In Abruzzo per il deposito di una pdl popolare sono richieste lo stesso numero di firme della Lombardia, nonostante la sola popolazione di Milano sia maggiore di quella dell’intero Abruzzo. Nonostante i problemi di maltempo continuo per tutti i mesi di raccolta firme, nonostante il numero spropositato di firme richieste, nonostante le difficoltà geografiche che il territorio presenta, siamo riusciti comunque a depositare 3000 firme in più di quelle richieste (8.000 in totale). Di fronte a questa enorme partecipazione civile la Regione non ha ancora nemmeno incardinato il testo.

BASILICATA

La Basilicata è la prima e al momento l’unica Regione che ha visto il deposito della pdl attraverso l’iniziativa dei Comuni. Nove consigli comunali, tra cui quello di Matera, hanno deliberato il deposito congiunto della nostra pdl in Consiglio Regionale. Dopo il deposito della legge a settembre c’è stato l’incardinamento in Commissione, sono stati auditi i Sindaci dei primi Comuni ad aver deliberato il deposito della proposta e ad oggi non ci sono passi avanti verso la discussione in Aula.

CALABRIA

In Calabria la proposta di legge, seppur diversa e limitata ai soli “pazienti terminali”, è stata depositata dal PD.

LAZIO

Nel Lazio i consiglieri Marotta e Tidei, rispettivamente AVS e IV, sono i primi firmatari della nostra proposta ma ancora, nonostante il “caso” di Sibilla Barbieri, a nessuno nella maggioranza sembra interessare affrontare il tema.

LIGURIA

Il giorno 5 febbraio 2024 un gruppo trasversale di consiglieri regionali ha depositato la proposta di legge ottenendo una dichiarazione di voto favorevole da parte del presidente della Regione Toti. Il 19 febbraio 2024 è stato avviato l’iter della discussione in Consiglio Regionale ed ora siamo nella fase delle audizioni degli esperti.

MARCHE

Nelle Marche la pdl, seppur con piccole differenze, è stata depositata da un consigliere regionale del PD, Maurizio Mangialardi, già Sindaco di Senigallia, la città di Federico Carboni, la prima persona che in Italia ha avuto accesso legale al suicidio medicalmente assistito nonostante il freno tirato da parte della Regione che non lo ha aiutato nemmeno a trovare un medico e una pompa infusionale necessari per poter procedere. L’Associazione Luca Coscioni ha dovuto avviare una raccolta fondi per aiutare acquistare il macchinario e l’assistenza è dovuta avvenire attraverso il dott. Mario Riccio. Insieme a Mangialardi (PD), il secondo relatore della legge è Giorgio Cancellieri (Lega) e medico di Fabio Ridolfi, il ragazzo di Fermignano che, di fronte ai ritardi del SSN nelle procedure di SA, ha preferito morire come non avrebbe voluto: attraverso l’interruzione di tutte le sue terapie e la sedazione palliativa profonda. Anche qui la discussione è stata incardinata, si è tenuta una seduta di discussione in Commissione Sanità e poi il dibattito è caduto nel vuoto.

PUGLIA

La prima Regione a mettere parzialmente ordine alle procedure di fine vita così come individuate dalla sentenza 242/2019 è stata la Puglia a gennaio 2023 attraverso una delibera di Giunta che rappresenta sicuramente un primo passo in avanti, ma presenta problematiche. La prima di metodo: si tratta di una Delibera di Giunta e non di una legge. Al primo cambio di Giunta si potrà quindi facilmente ritirare o modificare, senza i passaggi in consiglio regionale, e quindi di dibattito davanti l’opinione pubblica che richiederebbe invece la modifica di una legge regionale. La seconda problematica riguarda il merito della delibera: risulta assente la previsione del termine massimo di 20 giorni per il completamento della procedura di verifica delle condizioni della persona malata e l’emissione del relativo parere; mancano le indicazioni precise alle Asl affinché all’interno della propria azienda istituiscano una commissione medica multidisciplinare per la verifica delle condizioni della persona che avanza questo tipo di richieste. Mancano quindi le due previsioni principali contenute nella pdl “Liberi Subito”.

SARDEGNA

In Sardegna 19 consiglieri hanno depositato la nostra proposta di legge nell’estate del 2023 ma al momento nessun passo avanti verso la calendarizzazione.

SICILIA

Si procederà dalla primavera 2024 con l’iniziativa legislativa popolare.

VALLE D'AOSTA

Nelle prossime settimane avverrà il deposito tramite consiglieri regionali.

LOMBARDIA

L’iniziativa popolare è in corso. E’ stato raggiunto il numero di firme necessarie. Il deposito avverrà il 18 gennaio 2024.

TOSCANA

L’iniziativa popolare è in corso. Dopo il parere di ammissibilità preventivo arrivato dalla Regione, si sta procedendo con la raccolta delle firme necessarie. Il deposito avverrà entro marzo 2024.

UMBRIA

E’ prevista l’iniziativa legislativa dei Comuni. E’ in corso la ricerca dei Comuni disponibili a presentare la legge in Regione.

CAMPANIA

Si procederà nei prossimi mesi con la ricerca di un gruppo trasversale di consiglieri regionali disponibili a depositare il testo.

MOLISE

Si procederà nei prossimi mesi con la ricerca di un gruppo trasversale di consiglieri regionali disponibili a depositare il testo.

TRENTINO ALTO ADIGE

Si procederà nei prossimi mesi con la ricerca di un gruppo trasversale di consiglieri regionali disponibili a depositare il testo.